I NOSTRI PROGETTI
IDRODINAMICA
Ristrutturazione della centrale idrodinamica del porto franco di Trieste per la creazione di un polo didattico museale
Un edificio-macchina, gioiello di archeologia industriale: l’attento restauro si prende cura in modo conservativo degli elementi di pregio ed interviene in modo contemporaneo per integrare nuovi impianti e funzioni.

Un nuovo sistema di ingressi accessibili a tutti, componenti impiantistiche di ultima generazione, spazi espositivi e uffici di pregio. Il preciso studio del lay-out permette di recuperare nella loro interezza gli spazi di pregio, mascherare impianti e servizi e liberare spazio per le nuove funzioni come la caffetteria, elemento contemporaneo in vetro e ferro corten, spazio di transizione tra interno ed esterno con una terrazza che affaccia sulla storica ciminiera in mattoni.

KAMASUTRA

La falegnameria Burelli Matteo e l’architetto Gabriele Pitacco sono lieti di presentare Kamasutra, il supporto espositivo modulare, trasportabile e autoportante nato dalla collaborazione al progetto “Falegnameria 4.0”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ai sensi della Legge Regionale 02/11/2021, n.16, art. 6, commi 3-7.

Il nome “Kamasutra” allude con ironia alle innumerevoli posizioni che il supporto assume per garantire il piacere della fruizione delle opere d’arte esposte.

Il progetto si sviluppa a più mani in collaborazione con artisti, curatori, designer, gallerie ed associazioni culturali all’interno del bando 2021 per la selezione di Progetti Pilota del progetto europeo INTERREG Italia-Slovenia DIVA finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

 

A partire dalla collaborazione tra l’impresa tradizione artigiana Falegnameria Burelli Matteo e l’impresa culturale creativa Gabriele Pitacco architetto e dai partner del progetto BIC Incubatori FVG, Casa dell’Arte Trieste, Comunicarte, Associazione culturale S@NGIORGIO 2020 il progetto ha visto partecipare alla co-progettazione il curatore Massimiliano Schiozzi, la curatrice Silvia Vatta (Giada – CONTEMPORARY JEWELRY • ART & CRAFT CREATIONS), l’artista Ines Paola Fontana, l’illustratore Jan Sedmak (ideatore del nome), l’ing.iunior Marco Gnesda per le verifica di stabilità, lo Studio di ingegneria termotecnica Valle per il carico di incendio e Cristian Deklic per le fotografie.

100 ANNI IN UN PASSO
Una abitazione di pregio, dei primi del 1900, affacciata sul porto vecchio di Trieste ed un giovane cliente appassionato di innovazione.
111 anni di distanza ed un unico obbiettivo: iniettare il contemporaneo nel pregio storico.
L’upgrade tecnologico ed impiantistico è l’innesco per un intervento puntuale all’interno di un attento recupero: impianti di ultima generazione, controllo da remoto, VMC ed una estetica fresca e contemporanea. Temperatura ed umidità controllabili da remoto indipendentemente in ogni stanza, nessuna movimentazione dell’aria, nessun impatto visivo degli impianti, nessun uso di fonti energetiche fossili tradizionali, il recupero degli elementi di pregio con inserti contemporanei nell’estetica.

KODRINA MASTERPLAN

 

Nel 2016 NTN Tregtia, il principale developer del Kosovo, bandisce il concorso per 5.000 abitazioni nell’ultima area verde della città di Pristina. GPA viene selezionato assieme a studi di fama internazionale come Daniel Libeskind di New York e Miralles Tagliabue di Barcellona.

Il programma per l’area di Kodrina è enorme, coinvolge oltre 500.000 metri quadrati di abitazioni e una “infrastruttura pubblica”. Su un terreno collinare di 18 ettari, Kodrina ospiterà una comunità residenziale di 7.000 persone, con funzioni pubbliche, negozi ed intrattenimento. Un programma che ha la massa critica per generare relazioni di tipo urbano.
Kodrina è un microcosmo urbano e un idillio verde: è luogo urbano e scenografico, senza compromessi. Per sfruttare al massimo la varietà di condizioni del sito, il costruito è distribuito in due fasce, creando un ambiente urbano che incornicia la natura scenica del sito. Una serie di terrazze scendono a cascata lungo il paesaggio seguendo la naturale pendenza del sito.

VIVERE ASSIEME

 

Vivre ensemble è il titolo della serie di conferenze tenute da Roland Barthes alla Sorbona di Parigi sul tema dei ritmi individuali nel vivere assieme: il progetto esplora proprio il tema degli spazi e dei ritmi dell’abitare la casa.

La zona living è la più ampia possibile ed accoglie gli spazi per cucinare, mangiare assieme e rilassarsi in uno spazio unico dove interagire, dove fare cose diverse contemporaneamente stando assieme. Discorso inverso, invece, per quel che riguarda la zona notte, dove le camere, tutte doppie, sono filtrate da spazi comuni che le rendono autonome
ed indipendenti sia fisicamente che percettivamente (e grandi abbastanza per giocare sia da soli che con altri).
Lo stato di fatto pone pochi spunti, numerosi vincoli e anche maggiori problemi. Il progetto riporta la razionalità nelle forme con un uso ricco dei materiali. La giovane coppia con due figli (un maschietto ed una femminuccia più piccola) ha bisogno sia di spazi dove stare tutti assieme che di spazi privati dove coltivare i propri interessi e la propria privacy.
FRESCO SRL
Un hub innovativo per il co-working creativo. Prendendo spunto dalla Factory di Andy Warhol, creazione artistica e produzione si intrecciano in sinergia/antagonismo.
Come per le Meme nel mondo dei social network, gli obiettivi sono la viralità e scalabilità delle idee. Questi obiettivi si concretizzano nello spazio, rimodulando i volumi interni per innescare l’interazione tra i fruitori di questo spazio di lavoro condiviso. Un open space aperto al dialogo ed allo scambio di idee.
Le porte sempre aperte ed uno spazio di resilienza (un filtro tra interno ed esterno) orientano i flussi e creano una facciata interna trasparente. Il volume esistente viene lavorato in sezione massimizzando la superficie ed arricchendo la complessità tridimensionale, mentre la rotazione in pianta dello scavo volumetrico garantisce la leggibilità di uno spazio unico.

OPEN MAZE

 
Sistema espositivo modulare flessibile
Per l’allestimento del padiglione di AREA Science Park per Trieste Next viene studiato, assieme a Comunicarte e all’ufficio Comunicazione di AREA Science Park, un sistema espositivo modulare autoportante, disegnato su misura per alloggiare dei pannelli in forex intercambiabili.
Il sistema può essere usato sia all’interno, come nel caso del EuroBioHighTech meeting che all’esterno, come nel caso dei padiglioni di Piazza Unità. I supporti realizzati con profili standard in metallo di colore grigio antracite sono assemblabili a gruppi di 2, 3 o più elementi per costruire quinte sceniche, percorsi espositivi oppure labirinti aperti come in quest’ultimo caso. Al sistema modulare sono stati affiancati degli elementi speciali per far interagire i fruitori con la mostra ed i suoi contenuti come dei pannelli ruotabili, dei giochi interattivi e dei box per esperienze tattili.

RAIFFEISEN BANK

 

Sede centrale Raiffeisen Bank a Pristina, Kosovo

La nuova sede della Raiffeisen Bank con i suoi 14 piani (di cui 6 interrati) è il primo edificio del masterplan di ENK Investment Group per il centro di Pristina. Il masterplan definisce rigorosamente l’inviluppo, le superfici opache e trasparenti e gli arretramenti (setbacks) dell’edificio, lasciando minimi margini di modifica.

Il progetto si muove all’interno di un volume caratterizzato da forme irregolari con importanti esigenze sia impiantistiche che strutturali, portando qualità e funzionalità architettonica in un contesto dove programma funzionale e forma non sono progettati insieme.

L’edificio, attualmente in costruzione, è progettato per essere l’edificio più avanzato dell’intero Paese in termini di risparmio energetico e sostenibilità ambientale (dall’energia rinnovabile alla doppia pelle di vetro, dal giardino sul tetto al riutilizzo dell’acqua) nel rispetto di tutti gli standard europei e nella proposta di soluzioni innovazione all’interno di un quadro normativo nazionale peculiare ed in fase di definizione.

EKO KAMPUS SARANDA MASTERPLAN

Un progetto innovativo impone non solo una architettura innovativa ma sopratutto un modo d’uso innovativo degli spazi. Per questo il progetto per il nuovo campus scolastico di Saranda immagina e propone, prima di una nuova architettura, un nuovo modo di intendere la scuola.
I volumi e le qualità del sito determinano le priorità del progetto. Preservare il verde, gli alberi di ulivo, le bouganville, le architetture di qualità, l’orografia del sito ed i suoi terrazzamenti con i muretti di contenimento in arenaria. Le volumetrie vengono concentrate al massimo, senza sprecare suolo e mettendo a sistema le funzioni compatibili. Per rendere semplice l’orientamento è necessario infine definire lo spazio, con un disegno leggibile e capace di generare nuovi modo d’uso degli spazi.
Queste strategie hanno come obbiettivo
quello di proporre ed immaginare un campus scolastico innovativo che sia allo stesso tempo aperto, non solo concettualmente ma anche visivamente verso la città ed il mare e degli edifici perfettamente integrati nel contesto.
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